La donna di fronte a me non sa leggere gli orologi con le lancette, il ragazzo con la giacca rossa coltiva marijuana in un vecchio scantinato. L’uomo in piedi ha trasmesso l’aids a sua figlia molestandola ogni notte per due anni. La ragazza con la testa appoggiata al vetro è sua figlia. Il vecchio seduto in fondo all’autobus è vergine, si vergogna perché ha tre testicoli. Il ragazzo accanto a lui scrive poesie, migliaia di poesie, e le brucia in un posacenere di metallo. L’autista aveva un negozio di prodotti biologici e aggiungeva dello sperma al latte fresco. La signora che è appena salita lasciò annegare sua sorella. Il venditore di rose ha assistito a un omicidio in carcere. Quel bambino è gay. Sua padre lo sa. E non è il suo vero padre.
Mi chiamo Ying, ho ventisette anni, e conosco il segreto più intimo di chiunque.
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“Facciamo un picnic domani?”
“D’accordo, io porto le mele rosse.”
“Io porto le formiche, che poi là non sai mai che formiche trovi.”
“…e quanto le paghi.”
E quanto le paghi l’ha detto Chen, il mio unico amico qui a Pechino. Il segreto di Chen è che suo padre era schizofrenico e teme di esserlo anche lui. A volte mi accorgo che fa dei test per controllare che io esista davvero. Lo spera tanto, perché è innamorato di me, ma non ha il coraggio di dirmelo.
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Questo batuffolo marrone è Fang, un cagnolino che ha deciso di vivere qui. Salta come un matto perché ha fame. “Ehi Fang, un attimo!” Adesso gli darò del cibo e si calmerà. Gli animali non hanno segreti. Noi invece impariamo in fretta, tutti gli adulti ne hanno almeno uno. Anche io.
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“Chen, cos’hai? Guardami.”
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Il ragazzo con le stampelle ruba i soldi dalla cassa quando nessuno guarda, la donna nera usa il fondotinta per coprire la vitiligine sul volto, il tipo che sistema la frutta lavora per pagare un debito di gioco di suo figlio. La ragazza bionda fa la spesa a quest’ora per incontrare un uomo che ogni giorno compra scatole di fagiolini. Lui compra i fagiolini per vedere la cassiera numero 15. La cassiera numero 15 ieri ha scoperto di avere un tumore non operabile.
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“Chen, cos’hai? Guardami. Guardami, Chen.”
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Il prete è innamorato della ragazza in prima fila, lei piange perché ha avvelenato entrambi i gatti del vicino. L’uomo grasso esce di rado perché suda troppo, alla signora coi capelli bianchi manca un dente e non sorride da vent’anni.
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“Chen.”
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Teniamo nascoste le nostre verità più importanti perché abbiamo paura di essere quello che siamo, e a volte è dolce dimenticare che quello che siamo è l’unica cosa che abbiamo.
Mi chiamo Ying, ho ventisette anni. Il mio segreto è che probabilmente non esisto.